venerdì, Aprile 25, 2025

Sughereta contesa: il Comune di Pomezia perde il primo round contro il TAR

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La vicenda della Sughereta di Pomezia si complica. Il 9 gennaio 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha respinto la richiesta del Comune di bloccare la gestione fallimentare della società Sughereto Park S.r.l. (poi Gruppo Bonifaci S.r.l.). Un altro capitolo si aggiunge alla lunga contesa su terreni strategici per il comprensorio P6, destinati a infrastrutture pubbliche ma mai formalmente acquisiti dall’amministrazione comunale.

Il Comune aveva chiesto un intervento cautelare per evitare possibili vendite o trasferimenti dei terreni durante la procedura fallimentare. Il TAR, però, ha sottolineato che il rischio prospettato non era concreto né supportato da prove specifiche. Per il momento, i terreni restano sotto il controllo della curatela fallimentare (La curatela fallimentare gestisce i beni della società fallita per liquidarli e saldare i creditori sotto controllo del Tribunale), con tutte le tutele previste dalla legge per evitare utilizzi impropri.

Una storia lunga più di trent’anni

Tutto nasce nel lontano 1990, quando il Comune di Pomezia siglò un accordo con Sughereto Park S.r.l. La società si impegnava a cedere gratuitamente al Comune alcune aree destinate a opere pubbliche nel comprensorio P6. L’intesa, però, non si è mai tradotta in un vero trasferimento di proprietà.

Nel frattempo, il Gruppo Bonifaci, subentrato alla Sughereto Park, è stato dichiarato fallito nel 2019. Con il fallimento, i terreni sono entrati nel patrimonio della procedura concorsuale, alimentando i timori del Comune su possibili disposizioni a vantaggio dei creditori.

Sughereta di Pomezia, cartina

Le parole del TAR e le implicazioni per il futuro

Il TAR ha respinto la richiesta cautelare del Comune, affermando che non c’è un rischio imminente di perdita delle aree. Tuttavia, la decisione non chiude la partita: il procedimento principale resta aperto e sarà cruciale per decidere il destino della Sughereta.

La mancata acquisizione di questi terreni è già costata ritardi nello sviluppo di infrastrutture essenziali. Il piano urbanistico del comprensorio P6, che include la Sughereta, prevedeva scuole, parchi e servizi pubblici che oggi restano solo sulla carta.

Una partita urbanistica e legale complessa

Il Comune dovrà lavorare su due fronti: dimostrare la validità dell’accordo del 1990 e garantire che i terreni tornino a essere un bene pubblico. Intanto, i cittadini si chiedono: quanto pesa una burocrazia inceppata sul futuro di Pomezia? La Sughereta, da simbolo di sviluppo, rischia di trasformarsi in una ferita aperta nel tessuto urbano.

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